La storia

La nostra società

Nasce il 21 marzo 1911, costituita da personalità veneziane amanti della vela, con il nome di Yacht Club Veneziano, il cui scopo era quello di far conoscere ed amare ai giovani il mare. 35 furono i Soci fondatori.

La Compagnia della Vela ha sin dalla sua costituzione un rapporto molto stretto con la Marina Militare, tanto che ha goduto del privilegio di caricare il Guidone Sociale dello Stemma Reale con Corona e di battere la Bandiera Nazionale da Guerra, con relative concessioni ed esenzioni, privilegio di cui già godeva lo Yacht Club Veneziano sin dalla sua costituzione.

Con Il Moro di Venezia del Socio Raul Gardini ha vinto nel 1992 la Louis Vuitton Cup e poi ha partecipato nello stesso anno alla America’s Cup nelle acque di San Diego, quale challenger del defender America 3.

Yacht Club

Costituita in Venezia, come Yacht Club Veneziano il 21 marzo 1911.

Compagnia della Vela

Nel 1919, a seguito di un messaggio, il cui originale è conservato nella Sede della Compagnia, diretto da Gabriele D’Annunzio all’On. Giovanni Giuriati, allora Vicepresidente del Circolo, lo Yacht Club Veneziano assunse l’attuale denominazione di Compagnia della Vela, le cui iniziali corrispondono al motto, anch’esso indicato dal Poeta, Custodi, Domine, Vigilantes.

Brevetto Guidone Sociale

Nel dicembre 1933, con brevetto del Re Vittorio Emanuele III, venne confermato alla Compagnia della Vela il privilegio di caricare il Guidone Sociale dello Stemma Reale con Corona e l’onore di battere la Bandiera Nazionale da Guerra, con relative concessioni ed esenzioni, privilegio di cui già godeva lo Yacht Club Veneziano sin dalla sua costituzione.

Le prime regate

L’imbarcazione sociale Dux, 12 metri stazza internazionale formula 1906, armato a cutter con vele auriche, con un equipaggio di soli Soci, ha vinto alcune tra le più prestigiose regate d’altura nel decennio 1929-1939 tra le quali va particolarmente ricordata la definitiva conquista nel 1929 dell’ambitissima Coppa del Re di Spagna, tutt’ora custodita nella Sede Sociale, a seguito di un’epica regata che vide il Dux vittorioso anche in tempo reale su imbarcazioni ben più potenti sul percorso Pollena-Barcellona. Le cronache dicono che gli stessi avversari rimasero stupiti ed ammirati per l’audacia di alcune manovre. Di rilievo anche altre crociere del Dux, quali quella del 1930 Venezia-Costantinopoli-Venezia sulla rotta delle galere veneziane e la Venezia-Tripoli e ritorno del 1933.

Attraversamento Atlantico Meridionale

Nell’immediato dopoguerra alcuni nostri Soci a bordo dell’imbarcazione Vento Perso, progettata dal Socio ‘Artu’ Chiggiato, tecnico di fama internazionale e membro fondatore dell’USVI, hanno attraversato l’Atlantico meridionale, raggiungendo a vela Rio de Janeiro.

Dal Giappone a San Francisco

Nel 1965 un’altra imbarcazione, denominata Golden Lion, costruita personalmente dal Socio Alex Carozzo a bordo della nave sulla quale prestava servizio, ha effettuato in solitario la traversata dal Giappone a San Francisco, percorrendo in 55 giorni quasi tremila miglia. La vicenda è stata descritta da Carozzo in un libro di grande successo.

Dodo Gorla

Dodo, socio benemerito della Compagnia della Vela, partecipa con la Star alle Olimpiadi di Seoul con Alfio Peraboni a prua, classificandosi quinto.

La rotta di Cristoforo Colombo

Sempre Carozzo nel 1990, con una scialuppa di sei metri a vela denominata Zentime , ha percorso in solitario la rotta di Cristoforo Colombo dalle Canarie all’America Centrale.

Il moro di Venezia

Nel 1990 viene varato il primo esemplare del Moro di Venezia, con il quale il Socio Raul Gardini lancia la sfida per la Coppa America del 1992. In quell’anno tutta l’Italia segue appassionatamente il nostro Moro di Venezia, sino alla strepitosa vittoria della Louis Vuitton Cup che apre la porta alla sfida con il defender di San Diego America3 , conclusasi per 4-1 a favore degli americani. E’ la prima volta nella storia della Coppa America che la vela Italiana raggiunge questo prestigioso traguardo ed è anche la prima volta che uno sfidante vince una regata nella finale di Coppa America.

Il giro del mondo del Messer Polo

I soci Lauretta Gavagnin (attuale Presidente della Commissione Comandanti) e Vincenzo Scarpa compiono il giro del Mondo con la loro barca “Messer Polo”, Con il guidone della Compagnia della Vela a riva partono dall’isola di s Giorgio partecipando prima alla regata “America 500” nel cinquecentesimo anniversario della scoperta dell’America e proseguendo poi per il giro del mondo. Durato tre anni, tre mesi e 11 giorni toccando 26 paesi per una navigazione di 26536 le miglia nautiche.

Il Centenario

Il 2011 è l’anno del centenario dalla fondazione della Compagnia della Vela. Il 21 marzo 2011 si tiene una commemorazione ufficiale presso l’Hotel Bauer, dove venne fondato lo Yacht Club Veneziano. Nel mese di giugno viene inaugurata la nuova sede sportiva dell’Isola di San Giorgio, dove viene spostata la segreteria dalla sede di San Marco, che resta la clubhouse dei Soci con servizio ristorazione. A San Giorgio viene aperta una foresteria dedicata agli atleti, ai Soci del Club e dei circoli gemellati. Viene celebrato il centenario per tutto il 2011 con una serie di eventi e con la pubblicazione del libro del centenario, curato dal Socio Corrado Scrascia.

Punto di riferimento per la Vela

Oggi la Compagnia della Vela conta più di 600 Soci, ed è un riferimento per la vela italiana e non solo. Ha una squadra agonistica di oltre 35 ragazzi delle classi Optimist e ILCA, organizza regate nazionali ed internazionali tra le quali la Veleziana, giunta nel 2024 alla XVII edizione, alla quale partecipano circa 300 imbarcazioni che si sfidano partendo dal mare ed arrivando di fronte alla Piazzetta San Marco.


CUSTODI, DOMINE,
VIGILANTES

Nel 1919, a seguito di un messaggio, il cui originale è conservato nella Sede della Compagnia della Vela, diretto da Gabriele D’Annunzio all’On. Giovanni Giuriati, allora Vicepresidente del Circolo, lo Yacht Club Veneziano assunse l’attuale denominazione di Compagnia della Vela, le cui iniziali (CdV) corrispondono al motto, anch’esso indicato dal Poeta, “Custodi, Domine, Vigilantes”.
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