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Agosto 19 2020

Salvano quattro vite, l’atto eroico dei soci della Cdv Rupolo e Rampazzo

Prontezza di riflessi, colpo d’occhio, coraggio e la voglia, tipica di chi va per mare, di mettersi a disposizione di chi si trova in difficoltà. Giampietro Rupolo e il cognato Michele Rampazzo, soci della Compagnia della Vela, sono oggi annoverabili tra quelli che si definiscono eroi. Hanno salvato la vita di quattro persone, una delle quali ferita, che si trovavano a bordo di una imbarcazione disalberata in balia delle onde e del mare. Un mare che non perdona, con vento oltre i 45 nodi e con onde fino a due metri, con il quale, come ha dichiarato Rupolo: «Non si scherza».
La storia, raccontata da Federica Cappellato del Gazzettino di Padova, ha avuto risalto sul quotidiano locale, al punto da valorizzare ulteriormente il profilo umano dei due naviganti.
Il fato ha deciso che per i quattro naufraghi doveva esserci ancora speranza, al punto da farli salvare anche da Rupolo, che di professione fa il medico, già direttore sanitario dell’Irccs San Camillo del Lido e ora presidente della Croce Rossa patavina. Rupolo e Rampazzo si trovavano a bordo dello sloop di 42 piedi Nefertiti, che è ormeggiato a San Giorgio, nella sede della Compagnia della Vela. Proprio quella Nefertiti che, in egiziano, significa “La bella è   arrivata”. Già, è arrivata giusto in tempo per salvare la vita di quattro persone.
Nelle foto anche il tracciato ricavato dalla registrazione AIS,  con la deviazione di rotta davanti Grado, resasi necessaria per prestare soccorso.
La foto dei nostri due soci è tratta dall’edizione digitale del Gazzettino di Padova del 19/08/2020.